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Suggerimenti sull'uso dei codici a barre
- Se si intendono codificare tutti gli articoli gestiti con attribuzione di codici a barre liberi creati internamente, si potrebbe considerare la scelta del tipo "8" (CODE 128) se si intendono utilizzare codici alfanumerici, oppure del tipo "7" (INTERLEAVED 2/5) se si intendono utilizzare codici numerici. Infatti questi due tipi di codice a barre sono liberi e non utilizzano il check-digit (codice di controllo).
- Il codice di tipo "7" (INTERLEAVED 2/5), per una codifica numerica, è forse consigliabile perché è compatto e, anche stampato con una stampante ad aghi, mantiene una buona risoluzione.
- Il codice di tipo "5" (CODE 39) può includere cifre, lettere e simboli (percentuale, slash, ecc) e si adatta facilmente a qualsiasi necessità.
- Se si utilizzano codici liberi creati internamente è consigliabile servirsi di uno o pochi tipi di codice, dopo aver scelto il tipo che più si adatta alle esigenze della propria gestione.
- Se si gestiscono prodotti già codificati all'origine dal produttore, ma vi è la necessità di codificare qualche prodotto internamente perché sprovvisto di codice a barre è consigliabile utilizzare un tipo di codice simile a quello disponibile per i prodotti già codificati. Ad esempio, se la gran parte dei prodotti è codificata all'origine con l'EAN-13, anche i codici liberi creati internamente dovrebbero essere di tipo "3" (EAN-13).
- Se si utilizza un registratore di cassa collegato alla procedura, nell'inserimento dei codici a barre tenere presenti anche le regole di inserimento richieste dal registratore in base alle caratteristiche tecniche interne. Ad esempio, se il registratore può utilizzare solo codici lunghi 13 caratteri, è necessario inserire i codici di tipo "4" (EAN-8) con 5 zeri iniziali per renderli compatibili al tipo "3" (EAN-13), utilizzato dal registratore di cassa.